Associazione temporanea di professionisti con: Arch. Vittorio Prina
Tipo di incarico: Progetto esecutivo, capitolati e contratti
Cronologia: 2001
Committente: Comune di Pavia
Importo delle opere: € 144.607,93
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Il progetto di allestimento è pensato per un salone al piano terra del Castello Visconteo di Pavia destinato ad accogliere i quadri della donazione Morone, una collezione privata donata ai Musei Civici di Pavia costituita da sessantasei opere tra dipinti, pastelli e disegni di diversi autori, prevalentemente di epoca ottocentesca, tranne due tele del ‘700. La sala che ospita la mostra permanente ha una scansione spaziale modulata da due volte a crociera e dalle grandi finestre disposte in posizione assiale ad ogni campata lungo uno dei lati maggiori. Sulla parete opposta a quella in cui si aprono le finestre esistono quattro porte che mettono in comunicazione la sala con il portico esterno. Nella sistemazione del percorso espositivo sono state di utilizzate la prima e la seconda di queste porte come uscite di sicurezza, mentre le due rimanenti sono state chiuse, utilizzando lo spazio della nicchia per l’alloggiamento delle unità di trattamento dell’aria dell’impianto di climatizzazione. La planimetria complessiva dell’allestimento è suddivisa da una serie di strutture modulari che opportunamente disposte creano ambienti di dimensioni contenute: pareti lineari disposte a pettine, perpendicolarmente al lato maggiore del salone dove si aprono le grandi finestre, sono concluse da apici con pianta a V che determinano una sequenza di stanze semichiuse alle quali corrispondono nuclei tematici omogenei delle opere esposte. La costituzione di queste stanze, le cui pareti sono in legno tinto di rosso con basamento in serpentino di colore verde scuro, è pensata in relazione al carattere privato della collezione, e cerca di alludere alle stanze di un’ abitazione, luogo nel quale sono state precedentemente ospitate. Le concavità create dalle V sono occupate da panche dalle quali si possono osservare i tre dipinti più importanti (“Riflessione” dello Zandomeneghi, “La falconiera” di Segantini e “Lucilla -